Il digital ai tempi del coronavirus: Cosa è accaduto in Cina durante la quarantena?

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Lo scenario mondiale ha subito una forte scossa con l’emergenza del coronavirus, costringendo molti paesi a chiudere i contatti con l’esterno, primo fra tutti la Cina. Proprio per questo vale la pena fare qualche considerazione sul mondo digitale del Dragone e di come questo abbia permesso di arginare l’isolamento forzato, quanto necessario, imposto dalle autorità cinesi. 
Vista l’attuale situazione, le persone passano molto tempo online sui social network. C’è stato un vero e proprio boom di follower nei principali account media di stato in piattaforme video come Douyin e Kuaishou. Ecco perché vale la pena quindi essere presenti nel mondo digitale cinese, soprattutto in questo momento, anche se l’emergenza sembra essere terminata. Quali consigli per i brand? 
Secondo l’analisi dell’esperta di marketing cinese Doris Ke, non stupisce il fatto che la domanda in determinati settori sia aumentata, come l’istruzione online, la salute e il fitness. I brand che già pubblicavano attivamente contenuti online ma vendono prodotti non essenziali, come cosmetici e moda, dovrebbero continuare a pubblicare durante questo periodo – magari con qualche attenzione in più verso il consumatore cinese. 
Mostrare sostegno ed empatia durante questa crisi è molto meglio che rimanere in silenzio. Aziende come L’Oreal, e Kering hanno donato milioni di dollari per finanziare la Croce Rossa cinese. Spopolano anche messaggi di solidarietà su WeChat.
Turri, uno dei principali competitor nel settore design in Cina, ha espresso vicinanza alla popolazione cinese con l’articolo “We support China” , provvedendo alla spedizione di mascherine a nome del brand.  Messaggi di supporto anche dal mondo del fashion: post dedicati a sfilate e nuove collezioni lasciano spazio a semplici card con messaggi di incoraggiamento, come nel caso di Louis Vuitton.
L’hashtag Wuhan jiayou #武汉加油# (forza Wuhan) ha raggiunto più di 1 miliardo di views su Weibo, il Twitter cinese. E’ la stessa frase che ha illuminato i grattacieli di Wuhan durante le prime settimane di crisi.
Sono tempi difficili per la Cina, ma la crisi è temporanea. Anzi, questa è in via di risoluzione. Con le persone che trascorrono così tanto tempo online, questa è un’ottima opportunità per concentrarsi sulla creazione di contenuti di valore di un brand, interagendo con i consumatori e fornendo loro contenuti di qualità.
Chi non ha ancora una solida presenza digitale in Cina invece, potrebbe trarre beneficio da questa situazione. Molte aziende in questo momento sono restie a fare scelte di investimento dedicate al mercato cinese. Proprio per questo è il momento adatto per iniziare a costruire delle solide basi a partire da un sito internet, con un layout dedicato e più vicino alla ux cinese, per esempio, per poi aprire account ufficiali sui principali social cinesi, come WeChat, Weibo o Little Red Book, solo per citarne alcuni. È il momento giusto per muovere i primi passi in questa direzione e sfruttare questo gap competitivo.

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