CRESCITA DELL’EXPORT CINESE: NUOVA RIPRESA PER IL MERCATO?

L’export dalla Cina è aumentato inaspettatamente durante il mese di marzo. Questo incremento positivo delle esportazioni si deve soprattutto all’aumento della domanda di veicoli elettrici, batterie al litio e prodotti legati al settore solare in Cina ma anche all’alleggerimento delle misure anti-pandemiche avvenute nello stesso periodo che hanno consentito lo sblocco di diversi ordini effettuati durante i mesi precedenti. 

Il mese di marzo ha rappresentato un vero e proprio toccasana per l’economia cinese che ha visto aumentare le esportazioni fuori dal Paese quasi del 15% rispetto a un anno fa, ponendo fine a quei 5 mesi di calo e facendo ben sperare ad economisti e investitori. Ma gli analisti affermano che il balzo è stato più probabilmente correlato all’evasione di diversi ordini arretrati che erano rimasti in sospeso a causa della pandemia nei mesi scorsi e hanno avvertito che le prospettive della domanda globale rimangono contenute. Anche Zhiwei Zhang capo economista di Pinpoint Asset Management ha affermato che “Dopo i mesi di gennaio e febbraio in cui le fabbriche erano allo stremo per via del Covid-19, si può finalmente dire che siano tornate ad operare a pieno regime riuscendo così ad estinguere tutti gli ordini ricevuti in precedenza”, lo stesso Zhang si riserva il dubbio nel dichiarare che l’export cinese sia ritornato ai livelli pre-pandemici, afferma però che il mese di marzo potrebbe sicuramente rappresentare un buon trampolino da cui ripartire.

Per quanto riguarda il settore delle importazioni, i dati dimostrano che sono diminuite meno (1,4%) del previsto (5%) infatti si evince un’accelerazione nell’acquisto di prodotti agricoli, in particolare la soia, che va ad aumentare gli standard seguiti finora. Sono aumentate anche le importazioni di petrolio greggio e minerali ferrosi che vanno a contrastare il calo delle importazioni del rame.

I dati legati all’export sembrano incoraggianti Lv Daliang, portavoce dell’Amministrazione generale delle dogane, ha avvertito che le condizioni potrebbero peggiorare in futuro. “L’ambiente esterno è ancora rischioso e complicato al momento – ha detto in una conferenza stampa, secondo quanto riportato da Reuters – La debole domanda esterna e i fattori geopolitici porteranno maggiori sfide allo sviluppo commerciale della Cina”.

Anche se di fronte a pressioni e sfide, il commercio con l’estero cinese, per le sue evidenti caratteristiche di forte resilienza e di piena vitalità, realizzerà probabilmente nel 2023 l’obiettivo di promozione della stabilità e di miglioramento della qualità, con l’aiuto di varie misure stabilizzatrici. Pechino ha fissato un obiettivo di crescita di circa il 5% per il PIL quest’anno, dopo che i severi controlli della pandemia dello scorso anno hanno portato l’economia a uno dei tassi più bassi degli ultimi decenni. 

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