Ctrip e Qunar ripartono gradualmente dal turismo domestico 

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A partire dalla scorsa settimana è nuovamente possibile prenotare viaggi domestici sulle due principali piattaforme online per il turismo cinesi, Qunar e Ctrip, dopo due mesi di blocco forzato. 
Se per il turismo al di fuori dei confini nazionali è difficile fare stime di ripresa – tutti i continenti sono ormai stati colpiti dall’emergenza Coronavirus – non si può dire altrettanto per quello domestico con le prime previsioni che parlano di una crescita fino al 60% contro il 47% dello scorso anno, ma i dati effettivi dipenderanno molto dall’evoluzione della pandemia.
Le restrizioni globali dettate da molti Stati per far fronte all’emergenza hanno avuto e continueranno ad avere per un certo periodo un impatto negativo su tutti i settori legati ai viaggi, con numerose compagnie aeree e catene di alberghi costrette a ridurre il personale e tagliare stipendi. 
La stessa sorte è toccata anche a Ctrip, che in una nota ad inizio marzo aveva annunciato tagli salariali a tutti i livelli, inclusi il presidente James Liang e il CEO Jane Sun. Allo stesso tempo però, la piattaforma si è pian piano riattivata arrivando oggi a consentire di prenotare viaggi per più di 1000 destinazioni all’interno del territorio cinese, comunicando che circa il 40% delle principali destinazioni turistiche cinesi ha iniziato a riaprire le porte. 
Anche su Qunar è finalmente possibile scegliere tra un migliaio di diversi pacchetti di viaggio all’interno del territorio nazionale in prevendita per aprile e maggio. Le destinazioni includono Shanghai e le regioni del Xinjiang e Sichuan, in ottemperanza alle linee guida stilate dai rispettivi governi locali per la ripartenza del turismo. 
I due giganti del turismo online hanno registrato anche un ritorno di fiducia da parte degli utenti dopo che questa aveva registrato il minimo storico. Da un recente sondaggio online effettuato da Ctrip, il 78% dei circa 15.000 netizen intervistati ha espresso la volontà di riprendere a viaggiare. Su Qunar, le ricerche online relative alla prossima vacanza del 1 maggio sono aumentate del 76% rispetto alla settimana precedente. 
Sebbene si tratti ancora di un semplice warm-up e non sarà facile recuperare le perdite che ci sono state in questi mesi di chiusura, le principali piattaforme digitali del turismo in Cina hanno già individuato il mercato domestico come punto di ripartenza.

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