Ferrero si aggiudica il 25% del mercato del cioccolato cinese

Chocolate 100
Secondo i dati, dal 2012 al 2017 il mercato del cioccolato in Cina ha registrato un tasso di crescita medio annuo del 9,4%. Tanto che per il 2020 gli analisti si aspettano che il il fatturato complessivo arrivi a 2,3 miliardi di Euro. In questa cornice Ferrero detiene circa il 25% del mercato del cioccolato cinese e l’intero sistema Italia si aggiudica circa il 21% delle importazioni di cioccolato. Nonostante la crescita, il mercato non è ancora del tutto saturo, lasciando quindi spazio ad enormi potenzialità, senza tuttavia tralasciare alcune problematiche di questa categoria di prodotto. 
Sin dagli anni ‘80 – ‘90, il cioccolato denominato “europeo” è diventato un sinonimo di “lusso” nelle cucine al di là della Muraglia. Per i clienti cinesi di oggi, i cioccolatini europei rappresentano anche un ottimo regalo da presentare in occasioni importanti.
Tuttavia secondo Zhou Hongcheng,  Professore di Cultura del Cibo della Zhejiang University, i produttori “non danno ai clienti cinesi un motivo per fare entrare i loro prodotti nelle loro abitudini quotidiane di consumo ed il loro approccio ha impedito effettivamente lo sviluppo del mercato in Cina”. La ragione  è semplice: spingere un prodotto “di nicchia” garantisce solo una quota di mercato limitata. Ma il cioccolato non è, di per sé, un prodotto di lusso; piuttosto è fatto per il consumo di massa. 
Ecco quindi supporre che le aziende abbiano adottato una strategia  vincente solo a metà: vendere il prodotto come d’alta gamma cercando di farlo entrare negli usi e costumi dei cinesi, quando invece bisognerebbe utilizzare un approccio differente che possa così toccare l’enorme potenziale del Paese. Accanto a questo, i produttori di cioccolato domestico e straniero hanno continuato a ricercare e sviluppare nuovi prodotti al cioccolato orientati verso i gusti cinesi, come cioccolatini ripieni di frutta, anice stellato o aroma di latte. 
Hanno anche sperimentato la sostituzione di cioccolato ricco di liquori in stile europeo con tè maotai o matcha. “A mio avviso, lo sviluppo di un nuovo prodotto al cioccolato appositamente progettato per appellarsi ai massimi consumatori cinesi è una mossa saggia” spiega Zhou Hongcheng “ tuttavia i produttori devono andare contro le norme di mercato e promuovere i loro prodotti a livello culturale altrimenti sarà difficile avere successo nel mercato dolciario cinese”. 
Come spiegare quindi il successo di Ferrero? Il colosso di Alba è riuscito a creare un dialogo tra produttore e consumatore tanto che, ad ogni Capodanno Cinese, l’eleganza della confezione color oro dei Ferrero Rocher è un richiamo irresistibile per il pubblico del Paese di Mezzo. 

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