IL BOOM DEI POP-UP STORE IN CINA

Un pop-up store è uno spazio di vendita al dettaglio temporaneo che un brand decide di aprire per un breve periodo di tempo. Non è importante se il brand in questione abbia mai avuto uno store fisico o meno, il pop-up store ha infatti come scopo sia quello di promozione delle vendite sia quello di avvicinarsi ai suoi già affiliati e/o potenziali clienti. 

Solitamente questi store sono realizzati in maniera eccentrica e unica, in modo da poter offrire un’esperienza originale e indimenticabile ai clienti che entrano in questo luogo. 

In Cina i pop-up store hanno conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi dieci anni, soprattutto nei settori del fashion e del beauty, ad ora questa strategia di marketing rappresenta insieme alle live-streaming tenute dai KOLs la soluzione da seguire per vincere sul mercato cinese. 

Secondo un stima presentata dalla South Carolina University in collaborazione con Storefront, l’80% dei brand internazionali ha già adottato la strategia del pop-up store in Cina, e quasi il 60% è stato soddisfatto dei risultati ottenuti. I pop-up store in Cina possono far ottenere un grande successo ai marchi sia nazionali che internazionali che devono adottare sempre le dovute precauzioni per non ottenere il risultato inverso. 

Bisogna pertanto che si delinei un obiettivo chiaro da perseguire, crescita delle vendite, engagement, awareness ecc.. anche per capire di conseguenza il regolamento da seguire per aprire questo tipo di attività, sussistono infatti regole molto rigide a cui non si può venir meno soprattutto se stranieri. 

I brand hanno capito che la fascia generazionale su cui puntare ora è la GenZ, per cui prima di aprire un pop-up store è fondamentale studiarne le caratteristiche e i desideri per conquistarli a prima vista, offrire loro esperienze personalizzate e sorprendenti. 

L’individuazione della giusta location del pop-up store è estremamente importante nonostante sia spesso trascurata. La posizione adatta può essere ovunque: per strada, nei centri commerciali, in un altro negozio o spazi per eventi. L’importante è che il luogo scelto sia abbastanza trafficato nel momento giusto con la giusta clientela. 

Tra le location dei pop-up store più stravaganti e di maggiore successo citiamo il caso di Dior che l’estate scorsa ha aperto il suo shop temporaneo nel lussuosissimo Hotel Edition a Sanya per promuovere il suo brand dedito al turismo “Dioriviera”. Per questa occasione la casa di moda aveva cosparso l’hotel di prodotti, pubblicità e rivestimenti con il suo logo, tra i prodotti più venduti c’erano vestiti e accessori per il mare tra cui anche le tavole da surf.

Un altro esempio di pop up store di successo è quello di Prada che per lanciare la sua collezione autunno-inverno 2021 ha deciso di occupare con il suo charme il mercato di frutta e verdura di Wuzhong a Shanghai, scatenando la frenesia dei più giovani che sono accorsi da ogni angolo della città. 

Oltre all’attenzione sullo store a livello fisico ed esperienziale, è fondamentale che i brand seguano il progetto dei pop-up store anche sulla parte digital, affidando ai KOLs il lancio di quest’ultimo al fine da generare hype tra gli utenti. Dal momento che i temporary store fanno affidamento sul traffico utenti e reaction a breve termine, una buona presenza sulle maggiori piattaforme cinesi può contribuire alla buona riuscita della mission. 

Questo nuovo concetto di marketing dei pop-up store garantisce senza dubbio ai brand di conoscere più da vicino i loro clienti, capirne le esigenze avvicinandoli sempre di più perchè messi nella condizione di assaporare e provare approfonditamente i prodotti dei marchi che più amano. 

 

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