Il Singles Day è alle porte: come prepararsi?

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Il Singles Day è considerato il più grande sales event dell’anno per ogni player operante nel mercato cinese. Come prepararsi al meglio? L’anno scorso, per far capire la portata dell’evento, i brand hanno guadagnato ben $ 30,8 miliardi sulle piattaforme di Alibaba. Il Singles Day e altre grandi festività legate all’e-commerce possono quindi rappresentare , per molti marchi, oltre la metà delle loro vendite annuali in Cina. Nonostante l’importanza di questo appuntamento, molte firme straniere incontrano delle difficoltà di gestione ed attuazione di strategie vincenti che possano rispondere ai bisogni dei consumatori del Dragone. Le problematiche che i marchi possono incontrare sono le più svariate. Come affrontarle?
Marchi e rivenditori stranieri, spesso, hanno difficoltà ad adattarsi alle dimensioni ed alla velocità del mercato e-commerce cinese. Il mercato in questione, infatti, è molto più ampio di qualsiasi altro che abbiano mai affrontato in passato e gli standard per il servizio clienti sono decisamente elevati. I clienti si aspettano, risposte immediate, consegne rapide ed incentivi per gli acquisti.
La domanda di determinati prodotti, inoltre, può aumentare enormemente durante le ‘e-commerce holidays’ e molti rivenditori rifiutano o non possono procurarsi abbastanza unità a causa dei loro bilanci o di reali problematiche logistiche. Ciò è particolarmente comune quando piccoli marchi di nicchia entrano in Cina per la prima volta. Cosa possono quindi fare i brand per prepararsi al meglio a questo grande appuntamento?
Le grandi piattaforme, per ovviare alle difficoltà sopra elencate, potrebbero posizionare dei banner con promozioni anche di brand diversi al fine di attirare utenti per il grande giorno. Attraverso questa strategia le aziende potranno ottenere traffico “gratuito” senza dover spendere in pubblicità. Tuttavia, fornire grandi sconti per posizionarsi in slot appetibili e visibili è ancora una tecnica marketing largamente utilizzata.
Un altro segreto è non muoversi in ritardo. Molti brand si approcciano lentamente ad eventi come il Singles Day compromettendo seriamente la performance di vendita dell’azienda stessa. Pensare ad una strategia business almeno 60 giorni prima dell’appuntamento, è considerato dagli esperti del settore un limite temporale sufficiente per affrontare, quasi al meglio, questi shopping days. I rivenditori dovrebbero inoltre fare il punto sugli articoli che vendono, ordinandoli in anticipo dai fornitori, spostando l’inventario ad alto turnover nei magazzini nelle zone di libero scambio in Cina per una consegna più rapida.
Gli influencer, in tutto ciò, svolgono un ruolo importante come “mezzo di dialogo” tra marchi e clienti. I kol aiutano infatti a creare fiducia e ad attivare anche le vendite. Offrire sconti e incentivi durante i giorni e le settimane che precedono il Singles Day, infine, è spesso più conveniente rispetto a farlo in concomitanza dell’evento. Molti marchi e rivenditori lo fanno per articoli meno popolari e riservano i loro articoli più popolari per il grande giorno in cui c’è meno tempo per informare i clienti sugli articoli più nuovi.
Cosa fare il giorno dopo le festività legate all’e-commerce? Uno degli errori più comuni è ciò che in gergo viene chiamato “lasciare la piazza alla fine della festa”. Nel concreto ci si riferisce al comportamento dei brand nei giorni successivi grandi eventi e-commerce come il Singles Day. Al termine di questi è fortemente sconsigliato abbandonare o ritirarsi dalla scena solo perché si è concluso un evento.
Al contrario bisogna essere sempre competitivi e professionali. Ad esempio chiedere scusa per eventuali ritardi nella consegna e inviare coupon a clienti delusi, ad esempio, può essere una buona scelta per fidelizzare i consumatori. Infine è importante fare il punto su ciò che ha funzionato e cosa no. Il Singles Day è spesso un fattore determinante per come si esibirà un marchio nel resto dell’anno. I costi di acquisizione del traffico sono piuttosto elevati, tuttavia, quindi non bisogna scoraggiarsi se il ROI non è così elevato come previsto.

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