La pandemia non sembra aver fermato la voglia di acquisti dei consumatori cinesi. Secondo i recenti dati pubblicati dal Ministero del Commercio (MOC) della Repubblica Popolare, nei primi sei mesi del 2020 l’intero settore dell’e-commerce ha registrato vendite per $736,7 miliardi, un aumento del 7,3% su base annua mentre aumentano anche i consumatori. Secondo il MOC, rispetto all’anno scorso, 100 milioni di nuovi consumatori si sono affacciati al mercato digitale, un incremento del 3.8% su base annua.
Come ha affermato il portavoce del Ministero cinese Gao Feng in conferenza stampa, “l’e-commerce ha mostrato, ancora una volta, la sua forte vitalità e resilienza. Senza contare l’importante ruolo che l’intero commercio digitale ha svolto non solo nel periodo che ha combaciato con il picco pandemico, ma anche nell’era post-covid. Indubbiamente l’e-commerce ha garantito la fornitura di materiali alla popolazione in lockdown, ma altresì aiutato la ripresa del lavoro e promosso una ripresa dell’economia dei servizi”.
Il tasso di crescita delle vendite al dettaglio online è aumentato per quattro mesi consecutivi, incredibile l’ascesa nel mese di giugno dove l’intero settore ha riportato un +18.6%. E Pechino continua ad investire nel settore, grazie anche alle politiche di emissione di coupon digitali largamente utilizzati a livello nazionale per la ripresa dei consumi.
“L’e-commerce ha continuato, continua e continuerà ad essere un punto fermo per stabilizzare il mercato dei consumi, grazie alla sua progressiva espansione, il suo ruolo sta diventando sempre più importante,” ha affermato Gao Feng.
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Quali le categorie merceologiche più richieste?
Secondo i dati del MOC, nella prima metà dell’anno le vendite al dettaglio online di beni alimentari come cereali e olio, fresh food, bevande e medicinali (siano essi cinesi o occidentali) sono aumentati del 12,9%, 10,5% e 5,8% rispettivamente, ovvero 0,3, 6,4 e 2,9 punti percentuali in più rispetto a quelle del primo trimestre. Crescono anche le vendite al dettaglio di articoli sportivi, più 6.1%, e di dispositivi elettronici per l’intrattenimento, più 5,8%.
E la ripresa parte proprio dall’Asia. Secondo un recente studio ICE-Prometeia, la ripresa degli scambi mondiali nel 2021 sarà guidata proprio dai paesi asiatici, (+10,3% e +8,2% per l’import di manufatti rispettivamente nel 2021 e 2022), Cina in testa. Di grande importanza è il fattore e-commerce, vero volano nella spinta delle vendite dei beni di consumo.