LA SCALATA DEGLI SPORT OUTDOOR INVERNALI IN CINA

Durante gli ultimi due decenni gli sport outdoor invernali sono letteralmente spopolati in Cina, questo trend ha conosciuto una vera e propria impennata durante il biennio 2021-2022 anno in cui la Cina ha ospitato le olimpiadi invernali. Sarebbero state proprio le Olimpiadi infatti a far accrescere l’interesse per lo sci e lo snowboard tra i cinesi. 

La corsa agli sport invernali ha portato anche alla crescita della costruzione degli impianti sciistici e dei resort ad essi correlati, nel 2002 la Cina poteva contare solamente su 130 impianti di risalita, dieci anni dopo ne può contare circa 800, dato che non include le strutture “dry slopes” e gli “indoor skiing space” alternative di successo nelle zone che non possono godere della presenza di neve durante l’anno.

I dati parlano chiaro la Cina potrebbe diventare infatti il più grande mercato degli sport invernali al mondo, con una partecipazione che dovrebbe raggiungere i 50 milioni di persone entro il 2025 e con l’apertura di oltre 1.000 stazioni sciistiche entro il 2030, tutto questo grazie agli investimenti che lo Stato ha elargito in occasione delle olimpiadi. 

Sebbene i dati siano più che promettenti, è ancora presto per fare previsioni certe. Il mercato sciistico è molto giovane ed è saturo di principianti che si sono avvicinati a questo mondo solamente di recente, è per cui necessario stare a vedere se questi neofiti dello sci decideranno di farne una vera e propria passione oppure di abbandonare la pista. 

La maggior parte degli sciatori cinesi hanno un’età compresa tra i 20 e i 30 anni e provengono dalle zone più popolose della costa orientale, zone che non si dispongono affatto agli sport invernali, e che non incentivano molto queste attività, quindi questa fetta di turismo è ancora tutta da sperimentare. 

L’entusiasmo per le Olimpiadi invernali del 2022 ha influenzato molto anche il mercato dell’abbigliamento invernale. Questo mercato ha rappresentato nel 2021 725 milioni di dollari di entrate, ma il suo potenziale non è stato sfruttato dai marchi esteri che continuano a prediligere mercati al di fuori di quello cinese.

Le aree sciistiche della Cina possono essere suddivise in tre macro-zone: l’area di Pechino, l’area del Dongbei e l’area dello Xinjiang.

Il vantaggio dell’area di Pechino è che la zona è ben fornita a livello di mezzi, i resort sono facilmente accessibili, ci sono molti ristoranti, centri termali e buoni hotel, il che la rende una destinazione di viaggio attraente, soprattutto per principianti e famiglie. Tuttavia, questa zona non si presta a grandi nevicate durante la stagione invernale, per questo gli impianti devono spesso ricorrere all’innevamento artificiale. La zona del Dongbei invece è soggetta a frequenti e abbondanti nevicate, ma le temperature possono risultare di gran lunga ostili per molte persone, durante la stagione invernale infatti possono raggiungere i -30°. Il servizio in termini di ristoranti e hotel non è eccellente e molti visitatori scelgono di non soggiornare in loco. Lo Xinjiang risulta essere un perfetto connubio tra strutture e temperature adatte agli sport invernali e non solo, ci sono infatti numerosi sentieri predisposti al trekking con la neve. 

Sebbene il numero di stazioni sciistiche in Cina sia aumentato negli ultimi due decenni, la qualità complessiva delle stazioni sciistiche rimane tuttora di fascia medio-bassa e la mancanza di convenienza di quelle di fascia alta hanno spinto gli sciatori cinesi occasionali a cercare alternative. Lo sci indoor ha visto un aumento di popolarità nelle grandi città, soprattutto tra le donne, ma hanno iniziato a svilupparsi anche altre alternative high-tech. Guidate da aziende come Skinow e SkyTechSport, queste tecnologie hanno dovuto far fronte a una domanda crescente in Cina da parte  sia del pubblico amatoriale che dei professionisti. Sono state studiate soluzioni per sciare tutto l’anno nonostante il caldo clima cinese ovvero le “dry slopes”. Queste piste da sci sintetiche sono una tendenza recente in Cina, nate nel 2012 ora se ne possono contare circa 45, con 342.300 visitatori nel 2019. Si possono trovare ovunque in Cina, ma soprattutto nella provincia di Pechino e del Sichuan.

Il mercato sciistico è ancora ad uno stadio iniziale in Cina, le basi sono promettenti e il pubblico lo sta accogliendo con grande entusiasmo. Gli stessi KOL sponsorizzano queste attività outdoor sui principali social media, condividendo momenti entusiasmanti nelle principali località sciistiche del Paese, sicuramente l’euforia per questo settore portata dalla Olimpiadi giocherà il suo ruolo, ora rimane da vedere se la popolarità di questi ultimi due anni perdurerà con il tempo trasformando la Cina nel più grande mercato sciistico al mondo, oppure si dissiperà tutto nel giro di pochi mesi. Il Dragone è sempre in continuo movimento e conoscere la mossa giusta da fare in questo settore potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per i brand stranieri. 

 

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