“DIGITAL INBUYER CHINA”: ONLINE LA PRIMA PIATTAFORMA PER I B2B VIRTUALI TRA IMPRESE

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Come sono cambiati gli equilibri economici internazionali? E come i trend commerciali si sono adattati approvando nuove metodologie per l’export?  Sicuramente una delle nuove frontiere è il business matching virtuale tra imprese, e Promos Italia, l’agenzia nazionale per l’internazionalizzazione del sistema camerale, è la prima in Italia a lanciare una piattaforma dedicata. 

Si accendono oggi i riflettori su “Digital InBuyer China”, un progetto interamente dedicato al mercato cinese che ha come finalità ultima il mettere in contatto selezionati buyer del mercato cinese, tra cui OBOR Group, con aziende italiane interessate ad esportare nel Dragone. “Digital InBuyer China” rappresenta l’evoluzione del progetto InBuyer, che dal 2015 ad oggi ha permesso a 4000 aziende italiane di incontrare 1100 buyer internazionali, in oltre 18000 incontri b2b. 

 

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Arredo, Moda e Cosmetica. Ecco dove puntare in Cina

L’iniziativa, realizzata assieme a Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi con il supporto di importanti partner quali Netcomm, ChinaEU, ICBC Milano e CIPA – China Investment Promotion Agency – prevede lo svolgimento di 3 settimane digitali dedicate alla Cina che coinvolgono 3 settori d’eccellenza della produzione Made in Italy:

  16-18 giugno – Settimana Digitale dedicata all’Arredo; 

  30 giugno-2 luglio – Settimana Digitale dedicata alla Moda; 

  14-17 luglio – Settimana Digitale dedicata alla Cosmetica. 

 

150 aziende pronte ad esportare il Made in Italy

Le ricadute del COVID-19 hanno imposto una accelerazione nell’innovare processi e metodi di supporto all’internazionalizzazione delle aziende, facendo sì che il digitale diventasse un elemento indispensabile. Digital InBuyer China nasce quindi dall’emergenza determinata dallo scoppio della pandemia che ha di fatto cancellato i tradizionali canali di approccio all’export o ad appuntamenti stagionali come fiere o eventi B2B. Al progetto hanno già aderito circa 150 imprese italiane che incontreranno online 60 buyer professionali cinesi, tra i quali ci sarà anche OBOR Group. Al primo appuntamento, 16-18 giugno, prenderanno parte 20 buyer cinesi e 36 imprese italiane.

 

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Perché puntare sulla Cina?

La scelta di dedicare i primi appuntamenti alla Cina non è casuale. Il Dragone è stato tra i primi mercati al mondo ad uscire dall’emergenza pandemica e la sua economia ha già dato segnali di ripresa più che positivi.  Ed i consumatori cinesi hanno fame di Made in Italy.

 

Il mercato cinese sta diventando anno dopo anno una voce assai importante per l’export italiano.

 

Solo nel 2019, l’export verso la Cina ha significato 13 miliardi di euro di esportazioni, facile supporre quindi come per le imprese italiane Digital InBuyer China sia un’occasione importante per approfondire le conoscenze del mercato cinese ed incontrare potenziali acquirenti tramite un click. Nei prossimi mesi il progetto sarà inoltre allargato ad altri mercati internazionali strategici per le relazioni commerciali italiane.

 

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Netcomm tra i partner strategici dell’iniziativa

“Netcomm ha compreso da diversi anni le straordinarie potenzialità della costruzione di un ponte con il mercato cinese” – commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, il consorzio italiano del commercio digitale e punto di riferimento rilevante per l’e-commerce ed evoluzione digitale delle imprese nello scenario nazionale e internazionale.

 

60 buyer professionali cinesi, tra i quali OBOR Group, parteciperanno al Digital InBuyer China.

 

“Il salto evolutivo senza precedenti verso il digitale che l’Italia ha conosciuto proprio durante questa crisi sanitaria ha portato le imprese a considerare lo sviluppo multicanale della propria offerta, anche e soprattutto verso mercati internazionali come quello cinese, non più come una opzione, ma come una necessità. Crediamo che il progetto sviluppato per Promos Italia potrà fare da modello ad altre iniziative simili, mirate a favorire il rilancio delle esportazioni del Made in Italy,” ha dichiarato Roberto Liscia.

 

 

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