Tesla sbarca su Tmall e riprende uno dei grandi classici cinesi, ma cosa intende Elon Musk quando fa riferimento a L’arte della guerra di Sun Tzu? Qual è la strategia attuata da Tesla nel mercato cinese?
Il 16 aprile scorso Tesla ha ufficialmente dichiarato il lancio di un suo flaghsip store su Tmall Luxury Pavillion. Questa però è solo una delle tante azioni intraprese dall’azienda al fine di penetrare il mercato cinese. Infatti, Tesla si è mossa su più fronti sin dal suo ingresso in Cina per poter andare incontro alle richieste ed esigenze dei consumatori cinesi, prestando particolare attenzione alle abitudini di consumo dei giovani consumatori.
1. La presenza di Tesla in Cina
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando Tesla decise di costruire la sua Gigafactory 3 a Shanghai: il piano di costruzione venne approvato dal governo a luglio 2018 dopo che a maggio dello stesso anno venne fondata ufficialmente la Tesla (Shanghai) company come “wholly owned company”; aspetto non trascurabile dato che fu il risultato di una trattativa con il governo cinese che prima di allora prevedeva che le aziende straniere dovessero avere un partner locale e condividere profitti e tecnologia per poter avere una sede produttiva in Cina. Nonostante ciò, Tesla riuscì ad ottenere il consenso del governo alla luce di una convenienza reciproca ed una promessa da parte di Tesla di aprire in Cina non solo la produzione ma anche un reparto di R&D in futuro.
2. Perché produrre proprio in Cina? Qui arriva Sun Tzu
Elon Musk decide di stabilirsi nel terreno dei competitor (cioè i nemici in guerra) ed essere sicuro di dominarli proprio lì, per questo motivo il CEO “non andrà a Detroit, ma andrà a Shanghai”, afferma Paul Holland, General Partner della Foundation capital durante un’intervista.
Infatti, proprio come insegna Sun tzu in L’arte della guerra, Tesla vuole dominare i competitor e agire con rapidità, perché “la rapidità è l’essenza della guerra”. Tesla ha infatti agito velocemente iniziando la produzione del modello 3s dopo solo 10 mesi dall’inizio dei lavori in cantiere e ancora oggi continua a correre arrivando a produrre 3000 macchine a settimana. Il prossimo obiettivo? Produrre 5000 veicoli a settimana.
3. Tesla approda su Kuaishou, Douyin e Bilibili
Tesla però non velocizza solo la sua produzione, ma tiene anche il passo delle tendenze mutevoli dei consumatori cinesi, adottando una strategia di marketing localizzato. Oltre alla già citata presenza su Tmall Luxury Pavillon, in cui vendono ricambi auto e accessori, per avvicinarsi ai consumatori più giovani, Tesla ha anche aperto dei canali ufficiali sui Social Media più in voga del momento, quali Douyin (il Tik Tok cinese) e Kuaishou.
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Tesla non solo adatta le strategie di marketing alle caratteristiche del mercato ma adatta anche i suoi prodotti alle abitudini di consumo dei cinesi. Infatti, al fine di soddisfare i bisogni dei clienti del Dragone, la compagnia ha iniziato una collaborazione con BiliBili’s Technology Center, per aggiungere Bilibili nel teatro Tesla accanto a Youtube, Hulu e Netflix. In merito alla partnership, Wang Hao, Vice-presidente della Bilibili Technology Center commenta “l’interno della macchina diventerà sempre di più un’opportunità di intrattenimento. Siamo consapevoli dell’impegno del CEO Elon Musk nel voler creare un sistema di infotainment fornendo il massimo divertimento che si può ottenere all’interno di un veicolo e Bilibili è appunto specializzata nel far divertire”.
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